Trova l’intruso…

Stavolta devo fare una premessa.
Qui in Tedeschia essere un immigrato equivale ad essere un tedesco. Stessi doveri e stessi diritti, ma c’è un dettaglio che non bisogna trascurare se a qualcuno di voi venisse in mente di seguirmi…

bisogna sapere il Tedesco. Non ci sono scappatoie e mi duole dirvi che in tutti i centri dal Municipio alle V.H.S scuole pubbliche dove fanno i Corsi di Integrazione, tutto avviene in Tedesco: iscrizioni, compilazione dei moduli, ecc… Magari qualcuno vi ha raccontato che con l’Inglese si fa tutto. Beh vi hanno detto una bugia. Questo è un problema. Inutile negarlo, ne ho discusso diverse volte con persone che vivono qui da molti anni e tutti concordano.
Vi racconto cosa è successo alla mia prima lezione di Tedesco…
Immaginate di avere una cartina del mondo. A casaccio mettete quattordici bandierine sparse per tutti i continenti, ecco insomma la mia classe è, come si suol dire ben assortita!
Più o meno puntuali, ci siamo presentati tutti, utilizzando ogni tipo di trasporto, dai piedi al treno. Un po’ con i libri e un po’ senza, tra cui la sottoscritta. Il fatto di vedere un po’ di libri uguali mi ha subito insoppettita, normale, ma era scritto nel modulo di iscrizione… in Tedesco!
Già, iscriversi è stata una bella sudata perché la segretaria della scuola parla inglese come Renzi pertanto è già un miracolo che io sia stata assegnata ad una classe! Un libro, come ho fatto a non pensarci! Forse perché era indicato come un codice IBAN?? Il mio compagno di banco, tale Attila, parlucchia inglese e ho subito inviato una mail a mio marito per fare l’ordine su Amazon.
Identikit dell’insegnante:
nome: Bernarda
anni: Sessanta (quelli in cui era giovane)
pazienza: Troppa!
Anche se nelle prime ore di lezione era molto agitata! Si perché i tedeschi sono quadrati e se qualcosa va storto, vanno subito nel pallone! Indovinate un po’? C’erano tre studenti di troppo! Avete capito bene, tre!
Bernarda ripeteva l’appello regolarmente ogni quarantacinque minuti (forse sperava si smaterializzassero…). Dopo il quarto appello ho iniziato a dubitare io stessa di aver sbagliato classe. Ma ecco trovati gli intrusi, almeno i primi due, la strana coppia di vietnamiti viene accompagnata fuori da un altro insegnante, si allontanano coi visi imbarazzati e spariscono nel corridoio. Io ho avuto la decenza di coprirmi il volto mentre Anbu l’indiano alla mia destra è letteralmente caduto dalla sedia dal ridere.
Da diciassette a quindici, va bene no? Nein! La lista dice che siamo quattordici…e il terzo intruso?
Amici io di persone confuse ne conosco assai, molte sono tra di voi, ma vi pare possibile che dopo 4 ore di lezione di Tedesco, non ci si possa accorgere che non è il corso d’Inglese?? Ero incredula e ho iniziato a pensare seriamente ad una candid camera! Il cinese ci aveva ingannati! Convinto fino al midollo di essere al corso d’Inglese, continuava a sostenere di non aver sbagliato corso, fino a quando è stato allontanato a forza da un’altra insegnante.
Che volete che vi dica?! Il solito tarocco cinese…

2 pensieri riguardo “Trova l’intruso…”

  1. Ahahahahaah! Fortissimo questo aneddoto! Nel mio corso ogni tanto entravano altri due professori: uno di portoghese e uno di inglese. Ci ho messo 5 lezioni a capire che il portoghese non era professore di spagnolo ma non ho capito se partecipasse per prendere spunti sul metodo didattico o per ripassare la grammatica.

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