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Affittando casa in Baviera

Questo 2018 inizia con una grande notizia! Finalmente dopo tanti mesi di ricerche, siamo riusciti ad affittare una nuova casa, la quarta da quando abitiamo qui. Per molti di voi sarà banale, ma vi assicuro che affittare una casa qui in Baviera è davvero un’impresa titanica! Documenti, procedure, colloqui, visite organizzate e chi più ne ha, più ne metta! Sull’onda dell’entusiasmo, vi racconto le mie avventure, o meglio, disavventure, cercando casa in Baviera.

La prima casa a Monaco.

L’azienda per cui lavorara mio marito ci aveva affittato un appartamento arredato per 6 mesi, faceva parte del “pacchetto di trasferimento” (relocation package), ma abbiamo avuto subito una spiacevole sorpresa. L’appartamento era in realtà una graziosa stanza arredata, di circa 22 mq, con bagnetto e micro balcone. La biondissima agente (collaboratrice di una delle agenzie immobiliari più grosse di Monaco), era esterefatta nel vedere che eravamo in tre. Lei sosteneva che la richiesta era stata fatta per una persona sola, “Peccato perché avevo fatto un buon prezzo di 800€ warm al mese!”(Prezzo del 2014). Fatto sta che io ho lasciato mio marito a Monaco perché doveva iniziare a lavorare, e sono tornata in Italia con mio figlio.

La seconda casa a Monaco.

Stessa agenzia immobiliare, agente diversa, ci ha accompagnati nel quartiere di Giesing, in un appartamento arredato. Anche stavolta doveva essere per tre, in realtà era per due! Ancora una volta l’agente immobiliare sosteneva di aver capito che la richiesta era per due e che aveva fatto un ottimo prezzo, 1.400€ Warm al mese, cioè con le spese incluse (Prezzo del 2014. Intendiamoci, spese incluse significa acqua e riscaldamento e non include luce, telefono e altri servizi). Era un appartamento di circa 55 mq, senza garage, senza posto auto e lavatrice in cantina come da tradizione. Io non avevo nessuna intenzione di lasciare mio marito nuovamente da solo, pertanto abbiamo sistemato un lettino da campeggio per mio figlio nel salotto. L’agente immobiliare ci ha dato una lunghissima lista di cosa conteneva la casa (circa 200 voci, in tedesco ovviamente). Dopo 4 mesi abbiamo riconsegnato le chiavi e lasciato l’appartamento. Poche settimane dopo, abbiamo scoperto che l’azienda di mio marito non aveva ancora ricevuto indietro la caparra perché mancavano degli oggetti. Il proprietario, noto chirurgo plastico di Monaco, sosteneva che si sarebbe tenuto la caparra fino alla restituzione degli oggetti mancanti. Alché mio marito si è presentato all’agenzia immobiliare per capire che cosa stesse succedendo. Il proprietario sosteneva che mancassero un pentolino del latte e una forbice, entrambi di Ikea. “State scherzando spero?” e loro “No, siamo serissimi. Il proprietario ha controllato la lista e si è accorto di questa mancanza”. Per chiudere la questione, abbiamo portato in agenzia un pentolino del latte giocattolo di mio figlio e una vecchia forbice coperta di vernice. E loro “Grazie mille, oggi stesso faremo il bonifico” e così hanno fatto.

La terza casa a Erding.

Durante i 4 mesi a Giesing abbiamo inviato centinaia di email (in inglese, non conoscendo il tedesco) a diverse agenzie per affittare la nostra prima casa “ufficiale” in Germania . Non ci ha mai risposto nessuno. Le email in inglese vengono scartate  a priori, e chi poteva saperlo? “Monaco non è Berlino, se non scrivete in tedesco potete scordarvi di trovare una casa!” ci disse un “simpatico” collega di mio marito. Dopo 4 mesi finalmente ci ha contattati  un’agenzia di Erding. Ci ha offerto l’opportunità di affittare un appartamento e l’abbiamo visitato, ci è piaciuto molto e abbiamo colto l’occasione al volo! Alla firma del contratto l’agente immobiliare ci ha chiesto di pagarle le provvigioni in nero. No, non abbiamo capito male, voleva intascarsi le provvigioni senza fattura perché “Voi siete italiani e siete abituati a queste cose!” ci ha detto facendoci l’occhiolino, e mio marito “Lei è abituata a queste cose, io e mia moglie abbiamo sempre pagato le tasse e stavolta non sarà diverso”. Lei ci è rimasta male, figuriamoci noi! Ottenere una fattura non è stato semplice ma alla fine l’ha emessa. Per chi non lo sapesse fino al 2015 in Baviera anche l’affittuario doveva pagare l’agenzia, oggi non è più così, la legge è cambiata e spetta solo al proprietario pagare l’agenzia.

La nostra quarta casa bavarese.

Durante la primavera del 2017 abbiamo maturato la folle idea di cambiare casa perché obbiettivamente ci serve più spazio. Così abbiamo preparato il minimo dei documenti necessari per AFFITTARE una casa in Baviera, vale a dire:

1. Arbeitsbescheinigung – dichiarazione del datore di lavoro che attesta l’appartenenza all’organico dell’azienda, la qualifica e il reddito lordo annuo.

2. Mieterselbstauskunft – un questionario, si possono trovare diversi template online dove si indicano i dati di chi affitterà l’appartamento, informazioni sul nucleo familiare e varie altre informazioni (animali domestici, strumenti musicali suonati,…)

3. SCHUFA Bonitätscheck – documento a pagamento che si può ordinare online e che attesta la “bontà” della situazione bancaria (finanziamenti, movimenti, …)

Ci siamo iscritti ai siti principali di ricerca e abbiamo visitato davvero tantissime case, mediamente una a settimana. Ce ne sono capitate di tutti i colori! Molte volte ci è sembrato di essere davanti a una commissione d’esame! A Monaco le visite delle case si fanno spesso in 30 o 40 persone in coda nello stesso orario. Ci abbiamo provato e non ci è piaciuto per niente. Siamo tornati di corsa qui in provincia, dove i proprietari sono più “umani” e dedicano circa 20/30 minuti a famiglia. Durante la visita i proprietari sono spesso affiancati da un’agente immobiliare, insieme al quale ti fanno un vero e proprio “colloquio investigativo”. Volete sapere quanti Nein abbiamo ricevuto? Tantissimi! I più dolorosi sono stati: NO perché avete un figlio troppo piccolo, NO perché farebbe troppo rumore, NO perché accettiamo solo famiglie con figli maggiorenni, NO perché avete un gatto, NO perché non corrispondete ai nostri criteri di scelta. Ma ammetto che a volte siamo stati noi a dire Nein, danke! Dopo le prime 10 case, l’entusiasmo è scoparso e a volte è stato deprimente. Il lato positivo, e sapete che io lo cerco sempre, è che ci siamo fatti una vera e propria cultura sulle case bavaresi e diciamocelo, si assomigliano tutte.

Durante l’ultima visita, io e mio marito ci siamo ritrovati in un cantiere. Tra una gettata di cemento e un secchio, scommettavamo sotto voce sul perché ci avrebbero detto no stavolta, mentre mio figlio saltellava tra le tubature e rispondeva con le pernacchie ad ogni nostra richiesta. Un paio di settimane più tardi, l’agente immobiliare ci ha contattati “Siete stati scelti!” ma mio marito è rimasto serio quasi incredulo e lei “Siete stati scelti voi, è contento?” Insomma non riuscivamo a crederci, fino a quando ci siamo seduti con in mano il contratto da firmare. Eh si, mentre firmavo mi tremavano le mani per l’emozione. Insomma amici, endlich, in primavera, avrò una nuova casa in tutti i sensi!

La mia quarta casa bavarese, stessa cittadina, nuovi vicini, tutto nuovo tranne noi Gullen, noi siamo sempre noi (mia san mia! come dicono i Bavaresi), col nostro entusiasmo, sogni, progetti e un pizzico di follia.

Alla prossima avventura,

Lara G.

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2 pensieri riguardo “Affittando casa in Baviera”

  1. Bruttissimo l’aneddoto della commissione in nero, insultante e mortificante allo stesso tempo. Non mi piace tutto questo scrutinio. L’Argentina è l’unico paese dove gli italiani sono visti bene e “con plata” perché europei! Sul fatto del gatto, qui si mente: se non chiedono, tu non dici (e di solito non chiedono), se chiedono menti perché tanto non potranno controllare. Anche qui hanno cambiato di recente le regole e la commissione dell’immobiliare la paga il padrone (del resto, è lui il cliente dell’immobiliaria).

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    1. Ciao cara, è bello sapere che mi leggi sempre. Dunque, qui se si dichiara il falso sul questionario che riguarda i componenti della famiglia, si passano guai seri, meglio evitare. Riguardo allo scrutinio purtroppo è diventato la normalità, le case sono poche, le richieste sono tantissime e i proprietari fanno il bello e il cattivo tempo purtroppo…

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