Riscrivere la propria storia

In questi anni in Germania ho conosciuto moltissime persone, ho ascoltato racconti di vite vissute, di grandi cambiamenti e sacrifici. Decidere di lasciare il proprio paese significa spesso dover riscrivere la propria storia. Dove ognuno di noi riesca a trovare la forza per mettere in atto un cambiamento così grande, resta un mistero. I media ci parlano spesso di singoli neolaureati in fuga, ma la mia percezione è che siano sempre più intere famiglie a lasciare l’Italia. E credetemi, varcare i confini con dei figli al seguito, richiede ancora più forza e coraggio. Alcune famiglie, come la mia, arrivano qui tramite un’azienda, la quale provvede anche alla ricerca di una casa. Altre meno fortunate, si ritrovano a dover organizzare ogni cosa in tedesco, in un paese che sicuramente offre grandi opportunità, ma non regala niente e soprattutto non fa sconti. Continua a leggere “Riscrivere la propria storia”

Una terapia per calmare l’entusiasmo

“Se c’è qualcosa che vorremmo cambiare in un bambino, dovremmo prima esaminarla e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi.” cit. Carl Gustav Jung

Dopo mesi di richieste da parte di mio figlio, io e mio marito abbiamo deciso di iscriverlo a una delle squadrette di calcio della nostra zona. Quando gli abbiamo confermato l’iscrizione alla scuola calcio era davvero felicissimo. Insieme a lui hanno iniziato anche un paio di suoi amichetti. Tutto sembrava normale, e invece… Continua a leggere “Una terapia per calmare l’entusiasmo”

La cerimonia di fine Kindergarten

Ci sono momenti nella vita in cui si ha l’opportunità di accedere a nuova consapevolezza. Per me, uno di questi momenti è stata la tradizionale cerimonia di fine Kindergarten. Qui la chiamano Abschiedsfest. In Baviera si svolge ogni anno, in tutte le scuole materne, durante una sera d’estate. Gli invitati sono: le educatrici, la preside, i Vorschulkinder, cioè i bambini che inizieranno la scuola a settembre, e i loro genitori. Continua a leggere “La cerimonia di fine Kindergarten”

Storia di Franz e Loretta

In questi anni qui in Tedeschia, ho incontrato tante persone, ho ascoltato molte storie di cambiamenti, viaggi, amori, ma questa storia per me è speciale. Un uomo conosciuto per caso, mentre ero al ristorante con un’amica, in pieno centro a Monaco e in un giorno infrasettimanale. Quando l’universo ci si mette… E’ la storia di un tedesco, Franz, classe 1934 che negli anni del dopo guerra ha abitato a Novara, a poche centinaia di metri dalla casa dove i miei genitori (suoi coetanei) iniziarono a mettere su famiglia. Franz frequentava gli stessi negozi e balere, le stesse trattorie dove mangiavano i miei zii e i miei nonni. Ha persino imparato un po’ di dialetto novarese. Il perché il destino ci abbia fatti incontrare ancora non lo so, ma una cosa è certa: il mondo è davvero piccolo. Continua a leggere “Storia di Franz e Loretta”

Prima elementare, istruzioni (dettagliate) per l’uso

Questa settimana io e mio marito abbiamo partecipato ad un’Elternabend (una serata informativa per Genitori), in questo caso organizzata della scuola elementare del nostro quartiere. Come già sapete, mio figlio ha compiuto cinque anni lo scorso settembre, e da quel momento ha iniziato una vera e propria trafila burocratica fatta di visite, analisi, test. Il tutto allo scopo di verificare SE sia pronto ad affrontare la prima elementare di una scuola pubblica in Germania.

Siamo solo a gennaio, e mio figlio è già stato sottoposto a tre diversi test cognitivi, l’ultimo è durato un’ora e quindici minuti. A questi aggiungiamo le visite di controllo agli occhi, il test dell’udito e almeno quattro incontri su pedagogia e, in generale, su come preparare i propri figli alla prima elementare. I test non sono ancora finiti, ce ne saranno altri, così come le riunioni. Ecco com’è andata questa volta. Continua a leggere “Prima elementare, istruzioni (dettagliate) per l’uso”

Perché Zuppa significa Amicizia.

Una sera mentre eravamo sul divano è squillato il telefono. I nostri vicini tedeschi ci hanno invitato alla “Cena per scambiarci gli auguri” a casa loro! Auguri di buon anno nuovo natürlich. Se c’è una cosa che ho imparato è che i tedeschi difficilmente si mettono ai fornelli e ancor più raramente per qualcun’altro. E non lo dico solo per le loro cucine sempre splendide splendenti o per le lunghe code al banco del precotto, è una questione di abitudine a fare le cose. Questo fatto imprescindibile rende un invito a casa per una cena, un vero e proprio evento/onore.

In questi anni ci è successo di tutto durante questi “eventi”, ma questa famiglia è davvero speciale e abbiamo subito accettato. Nei giorni successivi ho incontrato lei, la mia vicina, e chiaccherando ho chiesto “Hai in mente un menù? Posso aiutarti? Cosa portiamo? Lo sai che siamo italiani, non possiamo venire a mani vuote!”. Sul menù è stata piuttosto vaga, ma su mia insistenza ha finalmente ceduto: “Mi piacerebbe tanto il tiramisù”. Affare fatto! Continua a leggere “Perché Zuppa significa Amicizia.”

Due chiacchere sui bambini bilingue

Quando sono arrivata in Germania mio figlio aveva pochi mesi e l’argomento “bilinguismo” è diventato subito parte della nostra realtà. Ma al contrario della maggior parte delle persone, che sostengono che il bilinguismo sia un qualcosa di “gratuito” e “automatico” per i bambini, io continuo a sostenere che dietro un bambino bilingue ci sia un cammino importante e un grande sforzo da parte degli adulti che lo accompagnano. Nulla è gratis, tanto meno la conoscenza di una lingua complessa come il Tedesco. Continua a leggere “Due chiacchere sui bambini bilingue”

Quella volta del compleanno al museo dei dinosauri

Più il tempo passa, più mi rendo conto che quando pensi che le persone abbiano toccato il fondo, c’è sempre qualcuno che silenziosamente ti passa una pala, quasi a dirti “Scava scava che non è ancora finita”.  Continua a leggere “Quella volta del compleanno al museo dei dinosauri”