Come molti di voi sanno, proprio in questo famigerato 2020, mio figlio ha iniziato la prima elementare in una scuola Montessori qui in Baviera. La didattica montessoriana è ben lontana dalla didattica “classica” utilizzata dalle scuole pubbliche, e in molti di voi mi hanno scritto in privato per chiedermi notizie sull’organizzazione della scuola. Con questo post rispondo alle due domande più frequenti che mi avete fatto in queste settimane.
- Viste tutte le restrizioni anti Covid decise dal Governo Bavarese, come si svolgono le attività scolastiche all’interno della scuola?
Confermo che il nostro Söder è stato molto severo e, insieme al ministro che si occupa dell’istruzione, ha emanato rigidi protocolli per le scuole. La nostra scuola Montessori ha dovuto apportare tantissimi cambiamenti. Eccone alcuni esempi:
- hanno rinunciato all’utilizzo dei tappeti, tanto amati dai bambini
- hanno rinunciato ai canti corali perché vietati
- hanno ridotto di un terzo il numero dei bambini che partecipano ai corsi pomeridiani per mantenere le distanze
- hanno cancellato (momentaneamente) le attività di cucina
- hanno organizzato la mensa in ogni singola classe per evitare l’assembramento di bambini nella normale mensa scolastica
- hanno scaglionato gli intervalli per evitare assembramenti in giardino
- hanno aumentato il numero di lezioni all’aperto.
La lista potrebbe continuare, ma quello che è importante per noi, è soprattutto la serenità di nostro figlio che devo dire, nonostante tutti i divieti, è felicissimo di questa nuova avventura scolastica.
In copertina c’è un suo dipinto. Il compito assegnato della sua maestra era: dipingi te stesso nella scuola. Lui ha dipinto se stesso durante una lezione all’aperto, seduto al banco sotto un grande sole, tutto sorridente, circondato da alberi di caramelle e con in mano un grande lecca-lecca. Insomma, nonostante tutto, penso che fino ad oggi le insegnanti stiano comunque facendo un lavoro straordinario coi bambini.
La seconda domanda più frequente è stata questa:
2. In caso di secondo Lockdown, come riusciranno gli insegnanti a coniugare il Metodo Montessori con la didattica a distanza?
Per rispondere a questa seconda domanda, è necessaria una premessa…
Come vi avevo già accennato, nella scuola di mio figlio, alle famiglie degli alunni è richiesta una collaborazione che si traduce in trenta ore di lavoro per famiglia, per anno scolastico. Ogni famiglia sceglie un gruppo a cui iscriversi, a seconda di quale tipo di contributo si vuole dare, ma si è liberi anche di creare un nuovo gruppo e proporre sempre nuove attività. Per esempio, ci sono gli appassionati di miele che si occupano dei Bienenstock (cioè gli alveari), chi fa attività di giardinaggio, chi organizza gli eventi, e così via. L’anno scorso un gruppo di padri si è proposto di portare i bambini a fare un’escursione in montagna durante un week-end lungo. Hanno organizzato tutto nei minimi dettagli, dalla presentazione dell’escursione al consiglio scolastico, prenotazione baite e pulmino, con tanto di resoconto fotografico delle attività svolte coi bambini e hanno così soddisfatto le loro 30 ore di lavoro.
Ma durante questa Pandemia, il Gruppo IT composto da trenta genitori che lavorano nel campo dell’informatica, ha sicuramente avuto (ed ha tutt’oggi) un ruolo fondamentale. A parte l’occuparsi a turno del sito della scuola, che da anni viene regolarmente aggiornato ogni settimana con emails circa le attività degli alunni, menù della mensa, pianificazione delle riunioni con gli insegnanti e tutte le news sulle attività extrascolastiche (gite, corsi e così via), il gruppo IT è stato convocato dalla preside per trovare una soluzione furba per la didattica on line in caso di Zweite Corona Welle, cioè in caso di un secondo Lockdown. Riunioni con proposte, votazioni e discussioni, con l’unico fine di dare agli alunni il miglior servizio possibile.
Queste sono LE SCELTE TECNICHE che sono state votate ed attuate dal Gruppo genitori IT:
- adozione del pacchetto scolastico Office 365
- creazione per ogni studente di un account dedicato e di una casella di posta elettronica
- adozione di Microsoft Teams come strumento di Video Conferenza
- assegnazione di spazi di lavoro digitale ad ogni bambino, divisi per classi e gruppi di lavoro
Ma come potete immaginare, i bambini abituati all’apprendimento con il metodo montessori, non concepiscono l’utilizzo di soli computer e libri di testo. Le insegnanti si sono riunite e hanno scelto insieme al Comitato scolastico, che in caso di un secondo Lockdown, i bambini non avranno solo il diritto di accedere giornalmente alla didattica on line, ma devono avere l’opportunità di avere almeno una parte del materiale montessoriano direttamente a casa. Così hanno stilato due liste di tutto il materiale che sarebbe indipensabile avere a disposizione in caso di secondo Lockdown, e che deve stare in una semplice cesta in casa, sempre a disposizione di ogni alunno. La prima lista ci è stata consegnata alla prima riunione dei genitori, e contiene normale oggettistica da “basteln”, cioè lavoro manuale, come per esempio le forbici, un metro, la colla, cartoncini colorati, monete, nastri, ecc. In seguito alla riunione, noi abbiamo preso una cesta che avevamo in cantina e abbiamo iniziato a riempirla con materiale che già avevamo in giro per i cassetti. Non abbiamo fatto altro che metterlo in ordine. Una seconda lista riguarda invece il materiale esclusivamente montessoriano, che la scuola ha acquistato in queste settimane presso i produttori tedeschi autorizzati dalle Associazioni Montessori in Germania. Sono prodotti che i bambini già utilizzano durante le lezioni. Man mano che la scuola riceve scatoloni di materiale, lo distribuisce ai bambini che lo portano a casa e lo depositano direttamente nella cesta.
Ma non è finita.
Non solo, il gruppo di genitori IT ha già inviato tutte le istruzioni di accesso alla piattaforma per la didattica on line, più le password, mail con slide con spiegazioni dettagliate per l’utilizzo, e si sono resi disponibili a dare spiegazioni in inglese per genitori stranieri, ma ieri ho partecipato ad un incontro dedicato ai genitori dei bambini di prima elementare sull’utilizzo del materiale della cesta. E’ pur vero, che i bambini delle scuole Montessori sono abituati a lavorare in maniera indipendente, ma in caso di secondo Lockdown, i bambini della prima elementare come mio figlio, sarebbero certamente quelli più in difficoltà perché hanno meno esperienza. Così ieri pomeriggio, munita di mascherina e gel disinfettante, ho partecipato a tre lezioni (tedesco, matematica e scienze) nel ruolo di studente/genitore. Riunione che vi racconterò a parte, perché è stata un’esperienza straordinaria, che merita di essere ricordata.
La sensazione che ho in generale, è che l’intento della scuola non sia solo quello di essere preparati da ogni punto di vista, ma che ci sia la volontà di ridurre al minimo quell’inevitabile sensazione di “abbandono” che abbiamo provato un po’ tutti, chi più e chi meno, durante la prima fase della Pandemia.
Ora qualcuno si chiederà: e se non ci sarà nessuna seconda ondata, a cosa sarà servito tutto questo materiale? Per noi che abbiamo scelto la didattica Montessori, avere del materiale specifico a casa non può essere che un vantaggio perché, se è pur vero che i nostri figli normalmente non hanno i compiti per casa, spesso su richiesta di mio figlio, facciamo esercizi di matematica, scrittura, lettura, quindi per noi questa iniziativa resta un aspetto vantaggioso di questo periodo.
Spero che la mia personale esperienza possa essere d’aiuto per un confronto, anche se so bene che le scuole dei vostri figli sono già super organizzate!
Alla prossima avventura,
Lara G.