I nonni bitte bitte Parte 2

Riassunto dei capitoli precedenti. Dopo aver fatto il loro primo viaggio aereo, i miei genitori con sprezzo del pericolo sono atterrati a Monaco. Sono seguiti i festeggiamenti per il mio compleanno, bene il resto della settimana non è stato da meno! partiamo da…

L’equipaggiamento!

Vi siete mai chiesti chi compra i vestiti nei supermercati? I miei genitori per esempio! Lo fanno da sempre! Ora capite perchè mi sento così a mio agio nella patria dei sandali con calzini?

Salgono in auto e mi dicono: “Guma un prublema” (Abbiamo un problema). Ah uno solo? Bene! Per farla breve mi raccontano che prima di partire facendo la spesa alla Bennet, hanno messo nel carrello dei vestiti naturalmente senza provarli! Risultato? Avendo calcolato che la temperatura estiva in Tedeschia non va oltre i 10°(Così hanno giurato i loro vicini) al primo giorno con 27° è scattato il panico! Intanto hanno insistito per regalare i vestiti a mio marito perchè ha la stessa misura di collo di mio padre, poi via a fare shopping!  Hanno bisticciato in ogni negozio, mio padre non voleva provare niente perchè mia madre si presentava solo con maglie taglia Pavarotti! Abbiamo dovuto fare lo stesso ciocco anche per le scarpe. Ma alla fine hanno comprato ed erano soddisfatti! Sempre riguardo all’equipaggiamento hanno scelto di non portarsi i cellulari ma solo il tablet. Spiegazione: “Guma purtà numà al tablet, fuma i foto par i fio dla sia Cina da Bresia” (Abbiamo portato solo il tablet per fare le foto da mandare ai figli della zia Cina di Brescia). Direi che non fa una piega.

La Bomba d’Acqua.

Una notte alle 4 del mattino ha iniziato a piovere molto forte, Studio Aperto l’avrebbe definita una bomba d’acqua! Mentre mia sorella dormiva serena nella stanza accanto, i miei si sono svegliati allarmati, hanno aperto le tende e spaventati dal balcone che avendo due piccoli scarichi si riempiva piano piano d’acqua, hanno deciso di passare all’azione! Mia madre col suo proverbiale senso pratico decide di andare a chiamare il portiere dell’Hotel. Esce in camicia da notte senza vestaglia e a piedi nudi e inizia a correre per il corridoio e poi giù per le scale, piomba davanti al portiere che stava russando e gli urla “scusmi scusmi com com!” il poverino si sveglia di soprassalto, quasi cade dalla sedia dallo spavento e la segue in camera. Intanto mio padre con il pigiama buono arrotolato fino alle ginocchia, ha afferrato un ombrello chiuso ed è uscito in terrazzo scalzo a tentare di sturare gli scarichi. Immaginate la faccia stralunata del portiere!

Dichiarazioni del mattino seguente. Mia madre “Certu che cul lì lè mia tropa svich!” (certo che quello li non è troppo sveglio). Ma mio padre è stato definitivo e ha spiegato tutto per filo e per segno a mio marito e mia sorella che non smettevano di ridere: “Sun dai fora, alura i ghera dò bus da scarich iun dal tre e mes e l’altar dal dò e cun l’umbrela go cercà da stapai. D’ogni modo al balcon lè da nisun!” (Sono andato fuori, allora c’erano due buchi uno di tre cm e mezzo e l’altro da 2 cm e con l’ombrello ho cercato di sturarli. Comunque questo balcone è di nessuno!).

Per fortuna è uscito il sole e mentre passeggiavamo al parco ho chiesto a mia madre il modello della camicia da notte. Lei ci ha tenuto a specificare, che non è una roba da vecchi, ma è tipo un prendisole estivo pertanto si poteva fare a meno della vestaglia. Davvero rassicurante!

Copyright intantointedeschia.com
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‘I nonni bitte bitte Parte 2’ finisce qui, nella prossima puntata vi racconterò come ci siamo ritrovati in mezzo agli operai della BMW e molto altro…I nonni bitte bitte Parte 3

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