“Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza.” Herbert George Wells
Oggi sono esattamente due anni dal giorno in cui, entrando nella mia nuova casa trovai la mia bicicletta bavarese parcheggiata in mezzo al salotto. Era l’estate 2014, avevamo passato dei mesi a cercar casa senza risultati, fino a quando la casa giusta fu trovata, per puro caso, anche se come dice il Maestro Shifu “Il caso non esiste” cit. Kung Fu Panda

Sono la figlia di un appassionato di Ciclismo, i miei primi ricordi d’infanzia sono legati a lunghi giri in bicicletta con mio padre, ore e ore passate in cantina a guardarlo mentre manuteneva le sue biciclette. A casa dei miei genitori, se c’è il ciclismo, mio padre si barrica in casa, stacca il telefono, tapparelle a mezz’asta, non importa se c’è un battesimo o un compleanno, lui non si farà vivo e alla domanda dei parenti “Ma il papà che fine ha fatto?”, mia madre risponderà semplicemente “C’è il ciclismo.” e tutti annuiranno.

Con queste premesse potete immaginare cosa abbia significato per me, venire ad abitare nella terra delle piste ciclabili. Ho sempre usato la bicicletta come mezzo di trasporto, ma mio marito era stato categorico “Lasciamo la tua bicicletta italiana in Italia, qui in Baviera, vita nuova bici nuova!” Si limitò a chiedermi se avessi avuto un colore preferito, io risposi “La voglio color azzurro Mini Pony coi cuori!”.

Ed eccola qui, la bicicletta più amata dai bavaresi: azzurra con le ruote Baloon bianche, un’Electra Townie che più bavarese di così non si può! Stamattina ad un pick-nick con il Vorkindergarten, le maestre si sono raccomandate :”Lara la tua bicicletta è troppo bella, mi raccomando chiudila sempre!”. Io da buona italiana la chiudo sempre, ma speriamo che non mi portino sfiga però!

Il cestino di vimini si stacca e lo uso per fare la spesa al mercato del giovedì. Che dire, insieme al carrellino che regge fino a 40 kg dove ci carico mio figlio e la spesa, è stato in assoluto il regalo più azzeccato di sempre.

Ho percorso centinaia di chilometri in questi due anni, ma la pista ciclabile per visitare la Baviera è ancora lunga! Chiudo con una citazione che esprime bene il mio spirito da ciclista:
La bicicletta siamo noi, che vinciamo lo spazio e il tempo: soli, senza nemmeno il contatto con la terra che le nostre ruote sfiorano appena. Alfredo Oriani
Alla prossima avventura…
Lara G.

È spettacolare! Io qui neanche l’ho presa: troppa paura a pedalare nel traffico folle di qui, dove non si fermano neanche per far passare i pedoni sulle strisce con il semaforo verde (per i pedoni). Cmq concordo: la tua è spettacolare! Mi sembra simile a quella che affittai ad Amsterdam: più pesante ma molto più comoda di quelle italiane: mi sembrava che con uno sforzo minore percorressero più spazio. Tu trovi qualche differenza?
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Grazie Isa! Anch’io in Italia ho rischiato mille volte di farmi investire, purtroppo è una questione culturale anche questa. Riguardo alla mia bicicletta, si è qualitativamente meglio di quella comprata in Italia, ma la verità è che costa anche il doppio. Per ora mi superano i vecchietti con la bici a motore, ma mi sto allenando per seminarli! Un abbraccio, Lara
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