Io e mio marito stavamo percorrendo il corridoio che porta all’ufficio della preside, quando eccola spuntare dalla cucina con tanto di grembiule e guanti. Noi siamo rimasti un po’ interdetti nel vederla tra i fornelli, ma la preside sorridendo ci ha detto “Buongiorno! Oggi l’aiuto cuoca non sta bene e la sostituisco io, voi tutto bene?” . La preside del Kindergarten che frequenta mio figlio è una tosta, è tatuata e veste in modo piuttosto alternativo. Quando ero in Italia immaginavo una direttrice tedesca stile la signorina Rottenmeier di Heidi, invece mi ritrovo a parlare di pedagogia con la versione bavarese della Pina di Radio Deejay. Che svarione!
Tanto per chiarire, nell’asilo di mio figlio, non solo la preside, se necessario si mette ai fornelli, ma a fine giornata le maestre a turno puliscono la propria aula, mentre i bambini ritirano tutti i giochi. Le parti comuni, come ad esempio i corridoi, sono affidati ad un ragazzo africano rasta che somiglia a Bob Marley, e sapete cosa vi dico? Non stona affatto!
Tornando all’incontro con la preside, abbiamo fissato un colloquio con le educatrici di mio figlio. I bambini di tre anni, sono considerati “i nuovi arrivati” e circa ogni due, tre mesi ci si organizza per un incontro privato genitori/educatori, durante il quale si fa il punto della situazione. Così, ieri sera, abbiamo affrontato il nostro primo colloquio. Per i tedeschi, quando le maestre chiamano a rapporto, è imperativo esserci ed arrivare puntuali, come è giusto che sia. Noi siamo arrivati in anticipo, stavamo per prenderci un cappuccino nell’area colazioni, quando una delle due educatrici ci ha fatto cenno di salire al piano di sopra. La sala colloqui era piccola ma con grandi finestre, ci siamo accomodati su morbidosi divani verdi e rosa accanto ad una bianca libreria Ikea. Francamente non sapevamo cosa aspettarci, in realtà ci hanno semplicemente raccontato come si comporta nostro figlio quando noi non ci siamo, come affronta le difficoltà, cosa gli piace fare e cosa no, quali sono i suoi giochi preferiti.
E poi ci hanno fatto una proposta che davvero non mi aspettavo!
Mio figlio ha un rapporto di amore e odio col water, pertanto noi non siamo ancora riusciti a spannolinarlo del tutto. E qui la sorpresa… Le educatrici ci hanno proposto di farlo loro!
Ci sono altri tre-enni nella stessa situazione, e lo spannolinamento a coppie pare sia la soluzione vincente. Così dalla settimana prossima, mio figlio avrà un Compagno di bagno. Lui e un suo compagnetto faranno coppia fissa per pipì e pupu, quando scappa a uno dei due, andranno in bagno insieme. Intanto noi genitori forniremo una sacchettata giornaliera di mutande e pantaloni di ricambio, balleremo la danza dell’indipendenza e pregheremo il dio della mutanda asciutta di guardare giù. Lavatrice e Asciugatrice sono molto preoccupate perché sarà un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!
Insomma questa Tedeschia non smette di stupirmi! Ogni tanto penso che se mia nonna fosse ancora al mondo, alla vista della preside tatuata avrebbe chiesto un cicchetto doppio…
Alla prossima lavatrice!
Lara G.
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Avevo letto “alla prossima levatrice!” 😀 Troppo cool questo kindergarten! Secondo me ne vedrete delle belle. Noi siamo qui ad aspettare i tuoi post.
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Questo Kindergarten è un concentrato di tutto quel che non mi aspettavo dalla Germania. Grazie cara, un abbraccio grande
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E’ proprio la terra dei miei sogni…la terra dove ci si preoccupa delle emozioni e degli stati d’animo, e dove ci si offre di aiutare un bambino a fare i suoi primi passi facendolo sentire davvero importante!
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Ciao Caterina, la Tedeschia come tutti i luoghi ha lati positivi e negativi. In questo caso sono sicuramente positivamente sorpresa e contenta. Un abbraccio, Lara
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